Fisica classica

La fisica è la scienza che studia i fenomeni naturali (come suggerisce il termine greco phýsis = natura).

Proprio in Grecia sbocciarono le prime gemme del pensiero scientifico e filosofico. In particolare a Mileto già 400 anni a. C. dalla corrente filosofica degli Atomisti, tra i quali Leucippo Democrito, nacque l’idea che la natura sia costituita da atomi indivisibili. 
Non mancarono altri casi di un approccio razionale allo studio dei fenomeni naturali, a cui si affiancarono notevoli progressi nel campo della matematica e della geometria.

Una vera svolta nel mondo della scienza fu la diffusione, soprattutto grazie a Galileo Galilei, del metodo sperimentale
Questo si basa sul l’osservazione della natura e la conseguente formulazione delle ipotesi. Queste per poter essere confermate, debbono essere verificate mediante esperimenti ripetuti per poter infine arrivare a enunciare una legge o una nuova teoria.

In questo contesto Keplero studiò le orbite dei pianeti mentre Copernico aveva già posto il Sole al posto di esse.
Poco dopo Newton formulò i principi della dinamica e introdusse il concetto di gravità, azzuffandosi con Leibniz per la paternità del calcolo infinitesimale.

Non molto tempo dopo si studiarono approfonditamente i sistemi termodinamici cercando di comprendere gli scambi di calore e energia, e si osservarono i fenomeni elettromagnetici, approdando alle equazioni di Maxwell e le trasformazioni di Lorentz.
Oggi con fisica classica si intende l’insieme delle teorie e delle leggi formulate prima dell’avvento della meccanica quantistica e della teoria della relatività di Einstein che nella prima parte del XX secolo hanno sconvolto il nostro modo di concepire l’universo.

Ció non significa che le scoperte e le idee precedenti alla fisica moderna debbano essere cancellate, esse sono ancora valide se inserite in un contesto vicino a quello in cui noi viviamo e le approfondiremo nelle prossime pagine, consigliando varie risorse utili a comprenderle.

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